Note Dallo SKIPPER
La vacanza in barca a vela è un’esperienza di assoluta libertà, non per niente abbiamo deciso di chiamarci “la vela e sei libero”. Perchè tutto proceda al meglio e tutti possano vivere questa emozione è quanto mai necessario il rispetto. Il motto comune “la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri” è perfettamente calzante se applicato al piccolo mondo della vita in barca a vela. Serve rispetto degli spazi comuni siano essi interni come dinette, tavolo da carteggio, che esterni: pozzetto, prendisole. E’ oppurtuno mantere sgombri questi spazi da effetti personali che possono essere riposti nelle proprie cabine. Questa non è una forma di ordine maniacale dello Skipper di turno ma è un’esigenza di sicurezza. Una crema solare buttata in un angolo calpestabile del pozzetto, può far inciampare qualcuno durante una manovra. Bisogna mettere l’accento sul rispetto anche quando si parla di consumi di acqua dolce. Spesso infatti, chi viene in barca, teme di non poter usare acqua. Non è assolutamente vero. Le nostre barche hanno grandi riserve d’acqua e gli itinerari sono studiati in modo che queste riserve possano essere sempre rinnovate. L’acqua, se usata per la normale igiene personale, per la doccia quando si esce dall’acqua e per la cucina, basterà per tutti, anzi non si porrà neanche il problema. Se invece, si pretende di usare l’acqua di tutti per lavare magari i propri vestiti in barca, oppure per fare molte più docce rispetto all’uso comune, si rischia di far rimanere a secco i propri compagni di viaggio. Si ricorda poi, che è sempre bene non lavare costumi, maglie, indumenti intimi nei porti o in mare aperto, in primo luogo perchè è vietato ma ancora più importante, perchè, anche se si usano saponi biodegradabili (vivamente consigliati), tutto poi finisce in mare. Se vogliamo godere di una baia dall’acqua cristallina, non possiamo lasciarvi una scia di sapone!